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Quando si vuole installare un impianto antifurto, oppure quando questo è già presente, non è raro che si senta l’esigenza di collegarlo alla videosorveglianza. Purtroppo però si tratta di un processo molto macchinoso e anche forzato che, come vedremo di seguito, non è realmente necessario.

Per comprendere le difficoltà che sorgono nell’integrare un sistema antifurto con la videosorveglianza, bisogna prima capire come funzionano entrambi. L’allarme di norma è collegato via radio oppure tramite normali fili elettrici, le telecamere invece sfruttano un particolare cavo coassiale o un cavo di rete (se si tratta di sorveglianza IP che si basa sull’Internet Protocol). Queste differenti modalità di installazione spiegano il motivo per cui un’integrazione di fatto non sia possibile.

Volendo forzare il sistema e integrare comunque i due sistemi, si avrebbe un sovraccarico della centralina con un considerevole dispendio di energia elettrica che andrebbe a gravare sulle bollette, già abbastanza esose normalmente.

Una possibilità sarebbe quella di scegliere centrali con sensori ai quali sia abbinata una piccola videocamera. L’immagine catturata da questa verrebbe poi trasmessa al combinatore è in questo modo si otterrebbe un’integrazione, seppur rudimentale, dei due sistemi.

In alternativa si può sfruttare una particolare funzione delle videocamere di sorveglianza che prende il nome di motion detection. Questa, in maniera molto semplice, invia un allarme appena registrato un movimento nella propria inquadratura. Si tratta però di un sistema piuttosto grossolano, che facilmente cade in trappola e invia falsi allarmi.

Ma la tecnologia si sta muovendo molto in questo senso e sono state create telecamere per la videosorveglianza in grado di riconoscere movimenti e presenze indesiderate grazie ad un sensore volumetrico. Questo è decisamente molto più preciso del motion detection, anche perché è stato ideato appositamente per adempiere a questo compito.

In definitiva, non esiste una vera è valida ragione per integrare due sistemi così diversi ma la cosa più sensata da fare è di farli coesistere entrambi. Questo significa, ad esempio, che se l’antifurto invia un messaggio d’allarme o fa partire una chiamata, è sufficiente collegarsi tramite lo smartphone o il tablet al sistema di videosorveglianza e controllare cosa sta accadendo. Bisogna tener presente, comunque, che entrambi i sistemi, anche presi singolarmente, svolgono un ottimo lavoro, soprattutto se si tratta di abitazioni private. Le telecamere, inoltre, soprattutto quando sono visibili, sono un eccezionale deterrente per evitare effrazioni o danneggiamenti. Infine, un’integrazione tra i due sistemi, allo stato attuale delle cose, non aumenterebbe minimamente il livello di sicurezza.

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