Sai dirmi qualcosa sui sensori pressometrici. Sono affidabili o rappresentano solo l’ultima trovata in fatto di sistemi antifurto?
Grazie
Domenico
Buonasera Domenico,
i sensori pressometrici sono una tecnologia ormai obsoleta, trascurata e quasi dimenticata per via della loro totale inaffidabilità in ambienti domestici. Dovrebbero essere dei trasduttori di pressione, ma in realtà sono dei semplici microfoni selettivi che “sentono” le onde di pressione.
Troppo sensibili agli spifferi e alle vibrazioni, generano numerosi falsi allarmi, per questo sono stati rimpiazzati da prodotti più economici e affidabili come l’infrarosso passivo o la microonda.
Ti correggo, però, su “trovata commerciale”, non credo sia questo il caso, soprattutto perché questi sensori possono essere particolarmente utili in ambienti dove la pressione rimane costante a lungo, penso al caveaux di una banca, ad esempio.
Che sono i sensori pressometrici? E come funzionano?
Grazie in anticipo
Gianni
Ciao Gianni,
i sensori di pressione dovrebbero essere dei trasduttori di pressione, ma in pratica sono solo dei microfoni selettivi che “sentono” le onde di pressione.
Attualmente è difficile trovarne sul mercato, in quanto rappresentano una tecnologia ormai obsoleta, rimpiazzata da tecnologie come l’infrarosso passivo e la microonda.
Negli impianti domestici non vengono più utilizzati perché ipersensibili e perturbabili, generano spesso falsi allarmi oppure, nel caso la pressione ambientale non è costante, non rilevavano proprio. Sono ancora impiegati però nei caveaux delle banche o comunque negli ambienti sigillati, ossia senza finestre o altre aperture.
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità!