telecamera da esterno senza fili
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Quando si pensa a una telecamera da esterno senza fili, probabilmente si immaginano due cose: poter controllare casa anche quando si è fuori e smettere di ricevere notifiche inutili ogni volta che un ramo in giardino si muove. L’obiettivo è semplice: sentirsi tranquilli. Il difficile è arrivare a questo obiettivo senza perdersi tra specifiche tecniche e sigle complicate. Scopriamo come mettere in ordine le priorità, con piccoli consigli utili.

L’importanza della qualità dei video

La qualità video utile non corrisponde al numero più alto di pixel, ma la capacità di riconoscere ciò che conta nei momenti importanti. Una risoluzione 1080p è il punto di partenza per vedere volti e dettagli a distanza moderata.

Se si prevede di ingrandire i video o di identificare elementi più lontani, come qualcosa alla fine del vialetto, allora 2K o 4K offrono un margine più alto, a patto di avere una rete che regga il flusso di dati e uno spazio di archiviazione adeguato. In ambienti con forti contrasti di luce, ad esempio un ingresso controluce al tramonto, le funzioni HDR aiutano a evitare aree troppo scure.

Anche il campo visivo merita attenzione: un’angolazione ampia copre più spazio con una sola telecamera, ma spinge i dettagli verso i bordi.

Di notte la visione a infrarossi in bianco e nero è indispensabile per vedere anche senza illuminazione ambientale. Se si vogliono colori e maggior deterrenza, una luce ausiliaria integrata che si accende al rilevamento è molto efficace, ma deve essere usata con criterio per non infastidire i vicini e per limitare l’inquinamento luminoso, magari attivandola solo su eventi rilevanti.

Un piccolo trucco di montaggio: la telecamera dovrebbe essere leggermente decentrata e inclinata verso il basso. In questo modo si riducono i riflessi di fari e lampioni e si ottengono inquadrature più favorevoli all’identificazione dei volti.

Allarmi intelligenti

Il riconoscimento di persone, animali o veicoli permette di ridurre i falsi allarmi e consente di personalizzare le notifiche in base a ciò che davvero interessa. Le zone di attività aiutano a disegnare sull’inquadratura le aree sensibili, per esempio il percorso verso la porta, escludendo strada e marciapiede.

Un’altra strategia efficace consiste nell’impostare sensibilità diverse per fasce orarie: di giorno si può tollerare meno precisione se l’area è trafficata, mentre di notte si può alzare l’attenzione per catturare anche movimenti più contenuti.

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