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Capita di frequente che gli spazi condominiali siano oggetto di problematiche di vario genere legate ai furti, alle azioni di vandali e ad altri spiacevoli inconvenienti con i quali i condomini si trovano spesso a fare i conti, ed è proprio per queste ragioni che, generalmente, durante le riunioni di condominio, si decida di fornire l’area condivisa di sistemi per la videosorveglianza. Ovviamente, i vantaggi degli ambienti sottoposti alla videosorveglianza sono elevati, in quanto i residenti, unendo le forze e sostenendo ciascuno una spesa di fatto ragionevole, riescono ad ottenere un notevole ritorno in termini di qualità e sicurezza. Se pensiamo al parcheggio del condominio, le automobili in generale e soprattutto quelle che hanno un costo elevato, rischiano quotidianamente di essere danneggiate o rubate, sia per incuria che per azione volontaria; in questo contesto, grazie alle telecamere di videosorveglianza, si potranno non solo monitorare e quindi proteggere le aree soggette a questi rischi, ma soprattutto chi commette furto o danneggiamento dovrà necessariamente prendersene la responsabilità e pagarne le conseguenze.

In tale panorama, uno dei più grandi ostacoli da sorvolare in caso di videosorveglianza nell’ambito di un parcheggio condominiale, è quello delle norme previste nella Legge sulla Privacy: è proprio il garante della privacy ad avere il compito di individuare il labile equilibrio fra il rispetto del diritto alla privacy dei cittadini e la necessità di sicurezza in determinati luoghi. In poche parole, questa figura ha predisposto delle regole da seguire obbligatoriamente nel caso in cui si decida di approntare un impianto di videosorveglianza in uno spazio pubblico, in quanto si tratta di un ambiente che, a differenza delle mura domestiche, è condiviso con molti altri individui; un esempio in questo senso è dato da un parcheggio condominiale: pertanto vanno seguite attentamente le norme sulla privacy, così da non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge italiana.

La questione Privacy, nel settore della videosorveglianza, rappresenta una tematica controversa e di grande attualità, in quanto nel nostro Paese il processo di ripresa e di registrazione dei video generati dalle telecamere è oggetto di un regolamento molto ferreo sorretto da diverse leggi, nate con un duplice scopo principale: informare gli utenti che vengono ripresi, rivelare quale sia la motivazione del trattamento delle immagini e chi ne sia il responsabile. Nel caso della videosorveglianza nel parcheggio di condominio, essendovi soltanto eventuali visitatori e condomini da tutelare in fatto di privacy, si dovranno seguire due regole fondamentali, che riguardano l’aspetto dell’informazione e del trattamento dei dati.

Secondo quanto previsto dalle normative vigenti nell’ambito dell’informazione, bisogna esporre uno specifico cartello in prossimità del parcheggio sorvegliato: questo cartello deve riportare la dicitura “Area Videosorvegliata”, volta ad informare i cittadini che si apprestano ad entrare nel parcheggio che tutto ciò che faranno verrà sottoposto alla registrazione della telecamera. La seconda regola riguarda il trattamento dei dati, pertanto tutte le registrazioni delle telecamere dovranno essere obbligatoriamente cancellate al massimo 24 ore dopo l’avvenuta registrazione, e potranno essere mantenute in archivio soltanto per eventuali motivi di sicurezza previa autorizzazione degli organi preposti.

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