Salve,
la mia domanda riguarda i telecomandi con cui si attivano e disattivano i sistemi antifurto! Sai dirmi se, anche se cifrati con algoritmi, possono essere intercettati e messi fuori uso?
Grazie
Giuliano
Ciao Giuliano,
purtroppo devo dirti che tutti i telecomandi, a prescindere dalla frequenza su cui lavorano e dagli algoritmi che usano, possono essere intercettati. Questo accade perché si tratta di trasmissioni radio e basta una ricevente con un’antenna sintonizzata sulla stessa frequenza per beccarle. Certo, poi, bisogna vedere cosa se ne fanno i ladri del codice intercettato, spesso è criptato e non lo si può decifrare e nel caso si tratti di un codice rolling code, ossia un codice che cambia in un lasso di tempo determinato, allora è tutto inutile!
Sono disperato, ho cercato informazioni ovunque, anche sul tuo blog, ma non ho trovato nulla di utile. Sto pensando di installare un antifurto e mi hanno proposto un sistema che funziona rilevando la pressione d’aria interna all’abitazione. Ho letto che genera falsi allarmi, mentre chi vorrebbe venderlo dice che è il più sicuro tra i sistemi antifurto.
Sottolineo che la mia abitazione si sviluppa su due piani, ha un giardino sul davanti e predisposizione.
Che mi consigli?
Ti ringrazio
Michele
Ciao Michele,
in effetti è un argomento non così ferquente, anche per il fatto che i sistemi antifurto che si basano sul rilevamento di pressione sono poco diffusi.
Dato quello che mi dici, io opterei per un sistema perimetrale e volumetrico insieme, i sensori di pressione sono più adatti a piccoli ambienti e in una casa a due piani potrebbe causare diversi falsi allarmi, per via della normale perturbabilità legata a spifferi e correnti d’aria.
Non spendendo molto, potresti utilizzare sensori via cavo affidabili e realizzazre un impianto parzializzato che protegga te e la tua famiglia anche quando siete in casa.
Io ti suggerisco delle barriere a stilo sugli infissi e dei volumetrici da esterno per proteggere le finestre e, contemporaneamente avere la parzializzazione, in questo modo previeni anche l’intrusione e quindi eventuali danni.
Ciao,
sono spesso fuori casa e per lunghi periodi, per questo sto cercando un sistema d’allarme senza fili integrato con un sistema di videosorveglianza. La mia esigenza è quella di controllare la casa anche da lontano e per questo ho a disposizione una connessione ADSL.
Ma vorrei sapere qualcosa di più sui sistemi, pro e contro e sulla possibile integrazione.
Ti ringrazio
Amanda
Salve Amanda,
i sistemi integrati di cui parli sono molto rari perché sono tanti i problemi installativi. Provo a spiegarti: i sistemi TVCC che permettono il videocontrollo, trasmettono immagini e viaggiano su cavi di tipo coassiale o di rete, mentre i sistemi antifurto sono collegati via radio oppure via filo su cavi elettrici. In più, il videocontrollo genera immagini che vengono visualizzate su monitor, anche in caso di allarme, mentre gli impianti antintrusione emanano segnali elaborati da una centrale che, in caso di intrusione, attiva allarmi sonori o chiamate vocali.
Capisci da te che le logiche di funzionamento e quelle di collegamento e trasmissione sono molto diverse tra loro e non permettono integrazione, soprattutto quando si parla di piccoli impianti per l’uso domestico.
Infine ci sono problemi di consumo; l’integrazione di periferiche poco omogenee in un’unica centrale andrebbero a sovradimensionare alimentatori e batterie a scapito del portafogli.
A questo punto le soluzioni sono tre:
sommare i due sistemi, quello d’allarme e quello video;
optare per centrali che possono montare sensori con a bordo piccole telecamere, la cui immagine è trasmessa dal combinatore;
sfruttare, in un sistema di videosorveglianza, la funzione motion detection delle telecamere che permette di segnalare un allarme quando qualcosa cambia nell’inquadratura.
Nelle ultime due soluzioni, stiamo parlando di forzature che di solito si applicano solo in casi molto particolari.
Premetto che non ne capisco molto di sistemi antifurto, ma dato che siamo su un forum di antifurto per la casa, mi permetto di porre una domanda seppure sciocca.
Devo installare dei sensori antifurto wireless sulle finestre di casa, ma voglio evitare di bucare l’alluminio. Ti chiedo: ci sono particolari collanti che posso usare oppure biadesivi abbastanza potenti da evitare che i sensori cadano?
Mi chiedevo, poi, se la presenza di uno spessore tra il magnete e il sensore può causare problemi.
Grazie per la risposta
Riccardo
Ciao Riccardo,
ogni domanda è lecita! Ti dico che il biadesivo è la soluzione più pratica ed economica; esistono in commercio biadesivi specifici per l’alluminio, ma anche quelli più comuni svolgono ottimamente il loro compito (dato lo scarso peso e la scarsa superificie di un sensore antifurto).
Rispetto allo spessore tra magnete e sensore posso dirti di controllare nelle istruzioni, ma in generale il magnete e il reed devono essere molto vicini, ma non necessariamente a contatto.
Spero di esserti stato utile.
Un saluto
Buonasera,
un venditore mi ha detto che presto i sistemi a doppia frequenza scompariranno perché gli allarmi passeranno tutti alla frequenza 868 MHz in modo da evitare i falsi allarmi. Pare che questa sia una fase transitoria nella quale si producono ancora centraline a doppia frequenza, ma è possibile?
Ti ringrazio
Sandro
Ciao Sandro,
quello che ti è stato detto non è affatto vero. Forse chi te lo ha detto lo ha fatto perchè non vende sistemi a doppia frequenza e cerca di sviare la tua scelta?
La doppia frequenza è sempre e comunque da preferire e non è vero che tutti gli allarmi passeranno alla frequenza 868Mhz.
Semmai potrebbe valere il contrario: ovvero che tutti i sistemi antifurto passeranno alla doppia frequenza perchè una sola frequenza diventerà insufficiente?
Non c’è correlazione fra le frequenze utilizzate ed i falsi allarmi.
Ciao