Quante volte, ciascuno di noi avrà sentito parlare, anche impropriamente di videosorveglianza senza comprendere appieno il significato di questo termine.
Videosorvegliare, come evidente, è quell’insieme di attività tecniche volte a riprendere e memorizzare quanto accade in un’area assegnata in un determinato lasso di tempo.
Detta così, sembra infatti un’attività piuttosto meccanica, priva di implicazioni di carattere sociologico, tecnologico e, perché no, anche di carattere legale, connesse alla possibilità di memorizzare o meno le attività svolte nella zona di ripresa video o meno.
Ma chiediamoci innanzitutto da cosa discende la necessità per l’uomo di dotarsi di apparecchiature deputate a registrare quello che accade intorno a lui in un determinato lasso di tempo e capiremo immediatamente che, anche in questo caso, il tutto si riferisce al concetto di sicurezza generale.
Ma si sta parlando allora di antifurti videosorveglianza? No, non proprio, o meglio non ancora, stiamo cercando di introdurre le attività di videosrveglianza nella più ampia accezione del termine sicurezza e, come evidente, questo richiede una serie di competenze specifiche.
Quando si pensa alla sicurezza di un immobile, piuttosto che di un’attività commerciale piuttosto che di un’installazione militare, ciascuno di noi pensa subito alla necessità di dotarsi di buoni antifurti videosorveglianza per scongiurare tentativi di aggressione dall’esterno che ne possano anche solo compromettere il corretto funzionamento.
Scendendo un pochino più nel dettaglio, non potremo fare a meno di notare come, però, eventuali apparecchiature di ripresa video, ad esempio, installati all’interno di zone di lavoro possano generare implicazioni sociologiche che, proprio in quanto connesse allo svolgimento di attività umane in ambienti di lavoro, necessitano di adeguamenti alle vigenti prescrizioni normative in materia di videosrveglianza, le quali ben poco lasciano all’immaginazione, disciplinando in maniera ferrea ogni utilizzo di questo tipo di apparecchiature, senza consentire usi impropri delle immagini eventualmente immagazzinate che coinvolgano lavoratori.
Installare antifurti videosorveglianza non è quindi da considerare un’attività semplice sia dal punto di vista tecnologico che legale.
Dal punto di vista tecnologico, si tratta di apparecchiature complesse, frutto della più recente ricerca di settore, volta, come evidente ad integrare le già note funzioni di un semplice impianto di allarme di tipo tradizionale.
Integrare allarmi di tipo tradizionale con antifurti videosorveglianza, significa realizzare una funzione molto importante di preallarme che, intercettando in anticipo eventuali forme di aggressione dall’esterno, consentano di guadagnare il tempo necessario ad esempio ad avvertire le forze di Polizia, affinché intervengano tempestivamente, scongiurando di conseguenza la possibilità di consumazione del reato con tutte le note implicazioni in danno agli occupanti dell’immobile aggredito.