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Molto spesso a parlare di sicurezza nel senso più ampio del termine, si corre il rischio di cadere nella retorica delle misure di prevenzione materiale.

Infatti, non molto tempo fa, attraversando in macchina la periferia di una bellissima cittadina campana non ho potuto fare a meno di intercettare con lo sguardo, interi palazzi di cinque/sei piani completamente deturpati da inferriate ai balconi ed alle finestre, tanto da sembrare carceri piuttosto che civili abitazioni.

Ora, è chiaro e del tutto evidente, solo chi deve convivere con fenomeni sociali come quelli di alcune realtà italiane possono comprendere con facilità l’indispensabilità di tali presidi difensivi.

Non pretendiamo, in questa sede di analizzare dal punto di vista sociologico questi fenomeni ma, esclusivamente e con infinita modestia apportare, se possibile un contributo concreto al miglioramento delle condizioni di vita in queste realtà.

Una volta, infatti, era molto più semplice fortificare un’abitazione attraverso l’applicazione di grate e barriere fisiche (cd. Offendicula) piuttosto che affidarsi a strumenti ad elevata tecnologia elettronica di ultima generazione, ritenuti purtroppo appannaggio di pochi benestanti cittadini.

Parlare di allarme casa con fili fino a dieci anni fa significava doversi affidare a tecnici con esclusiva competenza territoriale che, dopo un attento sopralluogo propinavano strumenti di cui potevano disporre nel settore degli allarme casa con fili a prezzi che oggi definiremmo stratosferici.

Oggi, per fortuna, la diffusione circolare delle informazioni, anche di carattere scientifico attraverso la rete e l’evolversi costante di forme di commercio elettronico, inimmaginabili all’epoca, hanno reso questi strumenti maggiormente appetibili.

Benedetta informazione allora ma benedetta, allo stesso tempo l’evoluzione tecnologica di settore che, basandosi sulla continua ricerca scientifica e tecnologica riesce ad immettere sul mercato prodotti veramente sicuri, innovativi e di semplice installazione.

Certo, sarebbe limitativo concepire in queste condizioni un impianto di allarme casa con fili come esclusiva possibilità, esso infatti è stato affiancato nell’ultimo periodo da impianti altrettanto validi ed affidabili come quelli a tecnologia wireless.

Tecnologie diverse dunque ma accomunate da stesse finalità, quelle di difendere e custodire le infrastrutture loro affidate.

Non esiste una linea di netta e definita demarcazione tra le due tecnologie, entrambe veramente valide ed affidabili, saranno piuttosto scelte di tipo individuale a decretarne la scelta.

Si osservi solo la praticità di un impianto interamente senza fili che non richiede opere murarie ne intervento di artigiani dentro casa……..secondo noi eccezionale…….che dite?

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