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Buon pomeriggio,

mi chiamo Giorgio e da un po’ di tempo a questa parte sto cercando informazioni nell’ambito degli impianti di antifurto per capire quale possa essere il migliore per la protezione del mio appartamento situato al centro di Bergamo; a tal proposito ti scrivo per domandarti a cosa serve l’alimentatore in una centralina d’antifurto, e in che modo si può valutare se la sua potenza è sufficiente o meno. Ti ringrazio tanto per l’attenzione e per l’aiuto che vorrai darmi, attendo di conoscere la tua risposta. Cordiali saluti e complimenti per il tuo blog, lo trovo molto interessante e sempre aggiornato sulle ultime dal mondo dei prodotti per la sicurezza!

Giorgio da Bergamo

Risposta:

Buon pomeriggio Giorgio,

prima di cominciare a rispondere alle tue domande ci tengo a ringraziarti per i complimenti sul blog, mi fa molto piacere saperti contento del servizio che giorno dopo giorno offriamo con passione e dedizione ai nostri lettori! Allora, una centralina di antifurto ha il compito di gestire tutti gli elementi che compongono l’impianto d’allarme, e per farlo deve necessariamente ricevere l’energia utile e indispensabile al suo corretto funzionamento. Se c’è una tensione di rete, allora l’energia alla centralina viene fornita dall’alimentatore; nel caso opposto, l’energia viene fornita da una batteria tampone che si trova dentro la centralina stessa. Senza dubbio un valido sistema di alimentazione è importante ai fini del buon funzionamento della centralina e dell’intero impianto di antifurto; a tal proposito risultano migliori le soluzioni esterne, poiché in caso di guasto sono più facili e veloci da sostituire (l’ho riscontrato anche io personalmente sul campo).

Invece, per quanto riguarda la domanda sul metodo per calcolare il grado di potenza di un alimentatore, la maniera più semplice è senza dubbio quella di realizzare un rapido calcolo partendo da determinate informazioni sull’impianto d’allarme, come ad esempio la capacità della batteria tampone e i dati riguardanti gli assorbimenti a riposo e in allarme degli elementi che compongono il sistema (li puoi reperire nella sezione dedicata ai requisiti tecnici riportati sul manuale delle istruzioni). Una volta determinati questi dati, basterà utilizzare la seguente formula, Cu = (∑Cb : Tr) x 0,8 + Cr, dove Cu sta per Corrente in uscita dall’alimentatore; ∑Cb sta per Somma di tutte le capacità delle batterie tampone presenti nel sistema di antifurto; Tr sta per Tempo minimo della ricarica delle batterie calcolato in ore; Cr sta per assorbimento della corrente a riposo di tutti gli apparecchi alimentati dalla centralina in Ampere.

Spero d’essere stato sufficientemente chiaro ed esaustivo, ad ogni modo ci tengo a darti un ultimo suggerimento, ovvero quello di usare un alimentatore che abbia un livello di potenza superiore al risultato che ottieni, poiché utilizzare un alimentatore al massimo della sua potenza potrebbe provocare nel tempo eventi di surriscaldamento e/0 di malfunzionamento. Fammi sapere come andrà, e se dovessi avere bisogno di chiedermi altro o di chiarire qualche passaggio non farti problemi a scrivermi ancora, mi fa piacere dare una mano! Un saluto e auguri per il tuo nuovo impianto di sicurezza!

 

Aggiornamento: hai dubbi sul tipo di alimentazione per l’impianto di allarme? Contattaci via e-mail.

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