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privacyLa videosorveglianza è un argomento delicato che va di pari passo con quello della privacy, ma non sempre l’argomento è chiaro.

L’organo preposto a difendere i dati sensibili dei cittadini, conosciuto come Garante della Privacy, ha stabilito che la videosorveglianza può essere effettuata senza alcuna restrizione quando si rimane nell’ambito domestico o della proprietà privata in senso lato, mentre il discorso si complica quando le telecamere sono installate in spazi condivisi come condomini, uffici o spazi pubblici.

Quando le immagini registrate provengono da telecamere installate in spazi pubblici o condivisi vanno necessariamente distrutte entro e non oltre le 24 ore dalla registrazione, a meno che non siano necessarie alle indagini giudiziarie o della Polizia.

In ogni caso gli spazi condivisi devono essere provvisti di cartelli che avvisano i sorvegliati della presenza di telecamere, regola che però non è valida per le aree pubbliche.

Ci sono poi delle eccezioni come le webcam turistiche che non hanno bisogno di essere segnalate a patto che non permettano l’identificazione degli individui ripresi; le telecamere sul posto di lavoro dove i dipendenti possono essere ripresi a meno che non siano stati presi accordi particolari con i sindacati e la videosorveglianza in strade e autostrade, dove le riprese sono consentite ma le immagini possono essere usate solo per scopi legati alla circolazione dei mezzi.

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