La scelta di dotare la propria abitazione di un antifurto è molto importante. Infatti significa riuscire a tutelare la casa, oltre ai beni e alle persone che sono all’interno della casa stessa. L’antifurto corrisponde ad un’azione importante, che è quella di segnalare i tentativi di intrusione, mettendo in fuga i malintenzionati. Esistono tante tipologie di antifurti, come per esempio i sensori PIR a raggi infrarossi e quelli che fanno uso della doppia tecnologia a microonde, che garantiscono un sistema di controllo molto efficace. Ma vediamo come funzionano i sensori microonde per antifurto.
Che cosa significa microonde
Prima di entrare nello specifico, esaminando il funzionamento della tecnologia a microonde per antifurti, bisogna riuscire a capire nello specifico che cosa si intenda per microonde. Possiamo definire la microonda come una radiazione elettromagnetica, che, quando viene emessa da un determinato dispositivo, assume, come dice lo stesso nome, una forma ad onda.
La radiazione ha una lunghezza d’onda molto ridotta, generalmente compresa da un millimetro a dieci centimetri.
Come funzionano i sensori a microonde
È bene sapere che queste microonde possono essere impiegate anche negli antifurti. In poche parole la radiazione viene emessa da un trasmettitore, che si chiama diodo gunn. Quest’ultimo è costituito solitamente da un generatore ad alta frequenza che è collocato sulla scheda elettronica.
Al trasmettitore viene affidato il compito di distribuire nell’ambiente diverse microonde che si propagano nell’aria.
Quali sono le tecniche di rilevazione delle microonde
A questo punto entrano in gioco varie tecniche di rilevazione, che sono in grado di captare l’alterazione delle microonde. Questo compito è affidato al sensore ricevente. La tecnica più classicamente utilizzata è quella dei sensori bistatici.
A livello pratico si utilizzano due dispositivi, un generatore che emette le microonde e un dispositivo ricevitore che è dotato di sensori a microonde. Se passa un corpo estraneo nell’ambiente con le microonde, il sensore percepisce un’alterazione, invia un messaggio di allarme alla centralina dell’antifurto e quindi si attiva la sirena.
Un’altra tipologia di tecnologia utilizzata è quella dei sensori monostatici, che prevede la presenza di un dispositivo che funge contemporaneamente da generatore e da ricevitore. In questo caso il sensore a microonde è posizionato all’interno del generatore.
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