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Quando acquistiamo un sensore di movimento ad infrarossi passivi (PIR) con o senza microonda per il nostro sistema di allarme, dobbiamo tenere presente che la distanza indicata per la copertura della zona di rilevamento è quella massima mentre quella reale varia in basa a diversi fattori.

La distanza effettivamente coperta dipende in particolare dalla temperatura e dalla luce. Infatti i sensori PIR si basano sul rilevamento del calore del corpo umano. E’ chiaro che se l’ambiente ha una temperatura superiore ai 36°C il rilevamento possa non essere accurato o posso addirittura non avvenire. Tuttavia anche a temperature più basse la sensibilità tende a diminuire.
Con l’uso del microonda questa situazione viene in parte mitigata a meno di impostare il sensore in modalità OR, cioè che si attivi O per la rilevazione della parte infrarossi O per la rilevazione della parte a microonda. Quest’ultima è meno sensibile alla temperatura in quanto la rilevazione avviene sulla base dello spostamento di una massa, indipendentemente dalla temperatura stessa.

Pertanto le coperture effettivamente dichiarate dai produttori di questi sensori è da intendersi a 20°C e al buio, ovvero nelle condizioni ideali. Nel caso di sensori a microonda c’è anche da considerare un altro fattore quali sono le pertubazioni elettriche o altre interferenze elettroniche.
Per altre situazioni l’effettiva copertura può variare notevolmente e va provata empiricamente. Ragionevolmente bisogna attendersi una copertura reale pari al 50% di quanto effettivamente dichiarato nelle specifiche tecniche (che lo ripetiamo, si riferiscono alla condizione ideale).

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