Salve, da poco tempo mi sono trasferita in una casa su più piani ed ho avuto modo di rilevare che è priva di una vera e propria predisposizione ( in particolar modo al secondo piano in cui vivo) per il passaggio dei cavi relativi ad un impianto antifurto dotato di sensori perimetrali.
Invece, nel giardino credo di poter far passare i cavi di un impianto di allarme con sensori filari e non, attraverso i corrugati normalmente utilizzati per il passaggio dei fili dell’impianto elettrico esistente.
Questo, penso, mi permetterebbe di collocare una centrale di allarme in posizione ideale per dialogare con ciascun sensore.
Come posso contemperare quindi esigenze di sicurezza che tengano conto sia della parte abitativa al secondo piano che dei varchi di accesso in giardino (piano terra)?
Grazie.
Laura.
Ciao Laura, abbiamo approfondito attentamente le tue esigenze di sicurezza abitativa, focalizzando in primis l’attenzione sulla necessità di scongiurare ogni eventuale accesso non autorizzato.
Per fare ciò, consigliamo l’installazione congiunta di barriere per la protezione perimetrale e di sensori a tenda di ultima generazione da apporre su ciascuno degli infissi sui varchi esterni.
All’interno, infine, per contemplare un impianto di allarme che garantisca la necessaria protezione, consigliamo di prevedere l’installazione di sensori con tecnologia wireless deputati alla rilevazione di movimento, da utilizzare quando sei fuori casa.
Osserva quindi, che i sensori di tipo wireless risolvono egregiamente i problemi connessi alla mancanza di predisposizione attualmente sussistenti al secondo piano della tua casa.
Scrivici subito se consideri non esaustiva la nostra consulenza……siamo qui per questo.
Sono alla ricerca di informazioni sull’eventuale esistenza di sensori che riescano a rilevare le vibrazioni generate da eventuali tentativi di taglio delle tapparelle o delle inferiate esterne che possano far scattare l’impianto d’allarme che sto cercando di ipotizzare per rendere più sicura la mia abitazione.
Potete darmi qualche informazione in merito’?
Grazie.
Lucio.
Ciao Lucio
Anche in questo caso la tecnologia si è evoluta enormemente e ci viene in aiuto.
Esistono infatti in commercio sensori di vibrazione o inerziali che, come nel tuo caso, riescono a rilevare i tentativi di taglio o effrazione, inviando un segnale alla centrale d’allarme destinata a proteggere la tua casa.
Credimi però non è il caso di risparmiare, se non vuoi falsi allarmi, compra solo prodotti di ottima qualità ne sarai felice.
Saluti.
Buongiorno,
da quando mi sono deciso a comprare l’allarme ho cominciato ad informarmi e a studiare le varie componenti.
Al momento sono combattuto sui telecomandi. Ho sentito parlare di telecomandi poco sicuri, è davvero così?
Che tipo di dispositivo mi consigli?
Grazie per le informazioni,
Michele
Ciao Michele,
faccio una precisazione: se parliamo di telecomandi che generano codici generici, tra l’altro codici sempre uguali, allora puoi ritenerla una situazione poco affidabile; se invece il codice generato è criptato o ne viene creato ogni volta uno nuovo, puoi stare tranquillo perchè non è intercettabile, quindi assolutamente sicuro.
In conclusione puoi benissimo adoperare i telecomandi ma se esigi una sicurezza elevata, chiedi telecomandi critati o telecomandi con rolling-code.
Torna pure a scriverci se hai altri quesiti.
Ciao
Ciao,
sono Angela e mi stavo ponendo una domanda…se perdo le chiavi di casa a cui è attaccato il telecomando di attivazione/disattivazione dell’allarme, chi lo trova può entrare senza problemi?
Grazie
Ciao Angela,
sono felice che tu mi abbia posto questa domanda, perché sono tanti quelli che si chiedono la stessa cosa, così colgo l’occasione per fare un approfondimento sull’argomento. Cosa succede quando si smarriscono le chiavi di casa? Di solito si cambia subito la serratura per evitare che qualcuno, trovando le chiavi, possa risalire all’abitazione ed entravi. Allo stesso modo accade per il telecomando del sistema d’allarme, se lo si smarrisce è bene cancellarlo dalla centrale, acquistarne uno nuovo e associarlo al sistema con un nuovo codice. È bene poi non tenere mai insieme chiavi di casa e telecomando d’allarme, proprio per non rendere il lavoro troppo facile ai possibili malintenzionati.
L’attivazione e la disattivazione di un sistema d’allarme sono operazioni importantissime che possono essere eseguite servendosi di una tastiera, un telecomando o una chiave elettronica. Tutti questi strumenti sono utili e funzionali, ma hanno caratteristiche diverse che è bene valutare prima di un acquisto.
Tastiera
È lo strumento più comune di cui ci si serve per attivare e disattivare un sistema d’allarme. Di solito le tastiere sono integrate sulla centrale e sono affiancate da un display LCD che ne facilita l’uso; si tratta di un prodotto molto affidabile perché difficile da manomettere e impossibile da duplicare.
La tastiera permette di attivare un sistema attraverso un codice che va digitato, ma il codice può essere anche più di uno (utile nel caso ci siano più utenti ad usare il sistema).
Telecomando
L’attivazione, la disattivazione e la gestione di un allarme attraverso telecomando avviene per mezzo di onde radio, le frequenza adoperabili sono due: la 433 MHz e la 868 MHz che, nei sistemi d’allarme a doppia frequenza, possono essere usate insieme per una sicurezza totale dell’intero sistema.
Il telecomando è più semplice da utilizzare rispetto a una tastiera, perché può essere usato da tutti, anche da bambini e anziani che potrebbero avere problemi nel memorizzare un codice.
Chiave elettronica
La chiave elettronica è lo strumento più tecnologicamente avanzato dei tre, perché funziona attraverso il semplice sfioro della chiave contro un rilevatore.
Facile e affidabile, questo sistema è a rischio nel caso le chiavi dovessero essere smarrite, ovviamente sono programmabili e i codici possono essere cambiati, ma è sempre bene evitare di attaccare le chiavi elettroniche alle chiavi di casa.