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Negli ultimi anni sono sempre più numerosi i cittadini che decidono, con molta più consapevolezza e determinazione, di mettere sotto il controllo delle telecamere la propria casa, ma anche l’ufficio, il garage o un capannone. Oltre alla protezione ed al monitoraggio delle mura domestiche o delle attività commerciali, però, da tempo anche gli Enti Comunali hanno deciso di dotare alcune zone delle città di un valido sistema di videosorveglianza. L’obiettivo delle pubbliche amministrazioni è quello di salvaguardare le aree maggiormente sensibili, troppo spesso soggette alla furia di vandali e malviventi.

Un esempio lampante della necessità di proteggere un opera d’arte di valore artistico ed architettonico, è rappresentato dalla amministrazione comunale di Milano, che insieme ad altre società ha deciso nel 2013 di dotare il meraviglioso e grandioso Duomo di una vigilanza e protezione continua ventiquattro ore su ventiquattro. Con una spesa imponente di circa 160 mila euro, il sistema di protezione della Cattedrale Metropolitana si integrava perfettamente nel sistema che il Comune stava creando in vista della manifestazione internazionale Expo 2015. L’evento scatenante di tale scelta da parte dell’amministrazione, è stato il paracadutista che si è buttato sul Duomo atterrando nella piazza sottostante davanti ad un pubblico incredulo e spaventato: una bravata finita su tutti i giornali sicuramente spettacolare, ma molto molto pericolosa. Inoltre il Duomo, simbolo del capoluogo lombardo, sede della parrocchia di Santa Tecla e sesta chiesa cristiana nel mondo per superficie, è quotidianamente visitato da turisti provenienti da tutto il pianeta per ammirare non solo l’esterno ma anche le suggestive opere d’arte poste all’interno, per cui l’aspetto sicurezza non può che rappresentare una priorità.

C’è da dire che la parte esterna di questo straordinario monumento, simbolo unico ed indiscusso della architettura e della scultura italiana, testimonia una articolata situazione edilizia del complesso del Duomo. Tra le venti telecamere studiate per il sistema di videosorveglianza, dodici di queste sono fisse ed in Full HD, installate sul perimetro della struttura in punti valutati strategici, così da garantire una copertura a 360 gradi senza alcuna zona d’ombra. Stesso tipo di copertura per le terrazze, dove le sette telecamere sono state posizionate in punti chiave, tutte fisse ed in Full HD. Il punto forte di questa opera è senza dubbio la telecamera motorizzata fissata in una posizione tale da essere capace di coprire tutti gli 80 metri della parte centrale delle terrazze (in Italia è la prima telecamera di questo genere posta a protezione di un monumento).

Questa tipologia di telecamere permette la ripresa dei più piccoli dettagli, e riescono a funzionare alla perfezione anche con scarsità di luce e soprattutto tra la fitta nebbia che quasi tutto l’anno caratterizza il cielo della città. Il sistema è ben collegato a quello di monitoraggio cittadino e le immagini vengono inviate in maniera diretta ed in tempo reale alle centrali operative della Questura del territorio di competenza. Si spera che questo tipo di intervento possa rappresentare un esempio per altri Comuni, affinché le meraviglie architettoniche del nostro Paese siano protette e durino nel tempo.

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0 Commenti

  1. Il Comune di Milano dovrebbe essere di esempio per molte altre realtà italiane che lasciano nel totale abbandono le bellezze architettoniche del nostro Paese!!!

  2. infatti, finalmente un comune che si mette al passo di tanti altri Paesi europei che lo hanno capito già da un bel po’..

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