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Nel campo della sicurezza e della videosorveglianza, capita spesso di sentir parlare delle Camere Termiche: si tratta di particolati telecamere capaci di lavorare anche nel buio più assoluto, captando a distanza il calore emesso da un oggetto per poi convertirlo in un segnale elettronico che genera l’immagine termica su un monitor. Queste telecamere riescono quindi a captare la temperatura e a rendere un pixel di colore diverso a seconda del calore decifrato. Una telecamera termica permette inoltre di rilevare la presenza di esseri umani anche sul lungo raggio, in aree in cui la luce scarseggia o è addirittura assente, dunque ambienti isolati e deserti.

Le camere termiche, pensate inizialmente per scopi militari, ad oggi risultano funzionale anche per la domotica. Sono infatti molto diffuse per la videosorveglianza delle case, delle attività commerciali e in generale per gli edifici isolati. Sicuramente il risultato finale non sarà ottimale in termini di nitidezza e risoluzione delle immagini, ma risulterà l’ideale per far scattare l’allarme quando un estraneo entrerà all’interno dell’area protetta. Inoltre, la misurazione temperatura che queste telecamere sono in grado di determinare, risulta molto importante per monitorare le aree a rischio incendio. Da sottolineare anche che queste termocamere consentono di avere immagini chiare anche nelle situazioni atmosferiche più difficili come pioggia o nebbia.

Per quanto riguarda il loro funzionamento, sappiamo che gli esseri umani emettono una quantità di calore che si differenzia in base alla parte alle diverse parti corpo. Queste telecamere riescono a leggerla e a capirla anche a distanza tramite il sensore a infrarosso e restituire sul display una mappa cromatica che identifica la persona, eliminando anche dal campo i punti ciechi. I sistemi di visione notturna detti di “Imaging termico”, vengono usati anche nel settore della medicina (ad esempio per patologie in cui la temperatura cutanea rimanda ad una infiammazione dei tessuti sottostanti), o in quello dell’edilizia (ad es. per monitorare la presenza di acqua ristagnante calda o fredda nelle condutture).

Per quanto concerne l’uso delle telecamere termiche per l’antifurto, il prezzo del modello Q1910-E della Axis è abbastanza alto ma non necessariamente proibitivo (tremila euro in media); questa speciale telecamera è dotata di “Motion Detection”, un sistema che invia l’allarme soltanto quando si verifica un movimento, e si connette alla rete internet attraverso il protocollo IPV4 e IPV6; ha inoltre un rilevamento di 1,5 pixel su un essere umano posizionato a 260 metri (di 12 pixel a 30 metri) e comprime i video in formato H.264.

I modelli di camere termiche della famosa azienda Samsung sono chiamati SCB 9060 e SCB 9080: questi ultimi costano dei più delle telecamere descritte sopra (circa 5500 euro) ed hanno capacità di protezione contro le improvvise ondate di acqua. Riescono anche a captare un uomo in movimento fino 1,2 Km di distanza. Infine è da annoverare anche la Panasonic, leader nel campo della sicurezza: l’azienda, infatti, ha recentemente presentato un modello di camera termica con risoluzione 384×288 o 640×480.

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0 Commenti

  1. Mi sembrano l’ideale per la protezione del mio capannone, si trova in una zona isolata e poco illuminata, c’è qualcuno che le ha già utilizzate per darmi un riscontro? grazie

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